Ciao e grazie per essere sul mio sito, sono Gian Paolo Mucci, alias GpMucci, appassionato di motociclette d’avventura.

Prima di parlare di me voglio precisare una cosa, sebbene il mio nome ora sia diventato un logo, ed i miei paracoppa vengono spediti in giro per il mondo, questa rimane una realtà artigianale italiana. Ogni prodotto che realizzo è fatto a mano da me, ogni paracoppa lo saldo io a mano, senza delegare ad altri. L’unica differenza rispetto all’inizio è che ora i miei 2 figli maschi mi danno una mano, Massimo sulle spedizioni e Michele sulle comunicazioni.

Detto questo, torniamo a quello che faccio: dal 2003 mi diletto a modificare le mie motociclette e quelle di amici, iniziai dando una bella alleggerita alla mia Africa Twin.

Lavorando lamierati dal 1991 sono partito avvantaggiato rispetto a tanti altri appassionati, questo mi ha permesso di traformare le idee in realtà: serbatoi, paracoppa, fianchetti, un po’ di tutto.

Sempre sulle mie Africa Twin alleggerite provai ogni tipo di modifica possibile e immaginabile: sospensioni, serbatoi, carene, e trovai un sacco di amici durante le mie disavventure.

“GpMucci” era il nome con cui mi registravo ai forum italiani, forum di appassionati come me, in cui ho conosciuto un mare di persone fantastiche con la quale sono ancora amico.
Ora, a 20 anni dalle mie prime modifiche, sono più conosciuto per i miei paracoppa che per le mie moto custom, ma tempo permettendo amo ancora mettermi a lavorare su una moto per darle una bella alleggerita.
In questo sito puoi trovare i prodotti che vendo “in serie”, ossia i miei paracoppa THOR, e qualche altra protezione per moto da enduro.
Al momento ho realizzato 3 Thor, che sono:

YAMAHA TENERE 700

Il mia prima creatura, THOR, nome che poi ho tenuto per tutti i miei paracoppa.

La sua pagina QUI.

APRILIA TUAREG 660

Il paracoppa “squalo”, figlio di una moto dalle forme irregolari, a differenza del T7.

La sua pagina QUI.

MORINI X-CAPE 650

L’unico paracoppa con il suo telaio, nato per sopperire a buoni punti di fissaggio.

La sua pagina QUI.

Inoltre ho finito il primo prototipo del paracoppa Thor per la Tenere World Raid, che sarà disponibile il prima possibile.

Oltre questi prodotti, nella sezione “Custom bikes” ho intenzione di inserire articoli sulle moto che ho realizzato negli anni, ad oggi c’è ancora tantissimo materiale di cui parlare, ma intanto facciamo una chiacchierata sulle mie prime creazioni:

Come ho scritto sopra, la prima creatura su cui ho iniziato a lavorare è stata l’Africa Twin.

Devo dire che l’Africa Twin è una moto eccellente ed estremamente robusta, ma anche pesante per il motore che ha. Alleggerirla le dà una nuova vita, diventa più brillante, frena meglio e si comporta come se guadagnasse una decina di cavalli.

Non elaboro mai il motore, preferisco non farlo. Il bello del motore di queste Honda è proprio che sono superaffidabili, andare a ricercare una decina di cavalli per mettere a rischio l’incredibile affidabilità di questa moto lo ritengo un errore.

Ne ho trovate in giro che avevano svariate centinaia di migliaia di km e che ancora giravano.

E questa è la moto che io sceglierei se dovessi partire per un viaggio estremo.

Ne ho fatte davvero di ogni tipo, alcune con pezzi della Transalp, alcune con serbatoi fatti da me, alcune stile Rally anni 80 ed altre più moderne.

Iniziai per forza a produrre parti in alluminio, paracoppa e serbatoi e dopo le Africa Twin feci un intervento estremo su una Xtz Yamaha Super Tenerè che alleggerii al massimo.

ELEONORA - HONDA VARADERO 1000

Non si può pensare a moto ignoranti e non pensare alla mia Eleonora.

Eleonora era un Varadero 1000 alleggerito al massimo.

In realtà potevo alleggerirla ben di più ma vidi che gli obiettivi che mi ero prefissato in termini di peso erano irraggiungibili, quindi cambiai direzione e la feci un po’ particolare. Molto ignorante, alcuni dicono molto Mad Max e forse è vero, è sicuramente post atomica.

La Varadero non avrà mai l’agilità della Africa Twin in off road, mentre su strada è un gran bel mezzo, sicuramente la più sottovalutata delle endurone. Però nell’off road scorrevole è molto divertente e la coppia poderosa che ha la rende un’arma da traversi infiniti sulle strade da trattore in pianura.

Eleonora è stata la prima delle mie moto che è apparsa su diverse riviste ed è rimbalzata avanti e indietro per il web.

La sua storia è QUI.

Man mano che il tempo passava e la passione prendeva piede facevo esperimenti ed iniziavo a costruire serbatoi e fianchetti in acciaio ed alluminio.

Una cosetta interessante che mi capitò per le mani fu una Tuono che un appassionato Toscano voleva trasformare in una motard, Questo mio amico cerca di trasformare in motard qualsiasi cosa cavalchi. Ora ha una Suzuki Big, ovviamente è un motardone.

La tuono era rimasta ferma da mesi, con nessuno che si prendeva carico del lavoro, lo contattai e decidemmo di portarla a termine assieme. Ne saltò fuori una moto davvero interessante ed una amicizia di valore. È l’unica moto che ho fatto per altri che non so che fine abbia fatto. Venne venduta in sud Italia e ne perdemmo le tracce. Tutte le altre so dove sono e se vengono usate o no.

Da lì iniziai a costruire cose più complesse.

NXR DAKAR REPLICA - HONDA AFRICA TWIN RD 07

Un progetto estremo su cui ho lavorato un sacco è la mia Rothmans.

Mi ha sempre affascinato la Honda NXR vincitrice di quattro Paris Dakar, la cui ultima versione era sponsorizzata dalla Rothmans, Molti appassionati hanno realizzato verniciature delle loro Africa Twin che si ispiravano alla leggendaria motocicletta. Ma nessuno aveva mai provato davvero a produrre qualcosa di più similare alla NXR. Dopo aver cercato ogni possibile fotografia sul web e sulle riviste misi i disegni della NXR su Autocad e li sovrapposi al telaio della mia Africa Twin. Si poteva fare, ci si poteva andare vicino, ma c’era bisogno di modificare parte del telaio perché la NXR aveva un serbatoio portante al retrotreno. Inoltre i serbatoi della NXR anteriori erano bassissimi, come sulle più recenti motociclette Rally. Però aveva una parte quasi facile. Il cupolino della NXR 1989 era uguale a quello della Africa Twin 750 del 1990.

Non è mai facile modificare una motocicletta ed è più facile fare una cazzata e rovinarla che non il contrario, ma in questo caso il lavoro era per me una vera sfida. Non potevo recuperare nessun pezzo da nessuna parte, ma mi misi sotto e di buona lena.

Recuperai un musetto di una RD 04 (la prima Africa Twin 750) e pensai a come modificarlo. Poi tagliai il telaietto posteriore della mia 07 e iniziai la costruzione dei serbatoi posteriori, anzi del serbatoio, perché è uno unico e portante. Poi mi buttai sulla costruzione dell’anteriore e così via. Alla fine un amico mi fece gli adesivi Rothmans che mi servivano su misura.

E la moto arrivò al punto di piacermi. Devo dire che con i pesi così accentrati e ribassati la moto è diventata davvero maneggevole ed agile come non ti aspetteresti da una moto di questa stazza, ma in realtà la moto è ben più leggera della standard.

NERONE - HONDA AFRICA TWIN

Poi un amico mi chiese di creare una Gs 800 Special lavorando sulla sua Gs 800 che i 70.000 km fatti in buona parte in off road avevano reso ad un ammasso di plastiche rotte. Bella moto questa Gs 800. Costruita secondo standard automobilistici con un sacco di plastiche e controplastiche, ma davvero bellina, consuma un nulla, è molto maneggevole e si presta abbastanza bene a modifiche. La mia ha perso 24kg rispetto alla base di partenza ed ora si guida come un gatto.

E con diversi intermezzi ho fatto l’Africa Twin dei miei sogni, una moto estrema e con una distribuzione dei pesi radicalmente spostata in basso, con la portata dei serbatoi dell’originali ma magra come un monocilindrico e con un reparto freni e sospensioni eccellenti, una maneggevolezza da paura pur diventando più stabile e leggera della standard.

Puoi leggere la sua storia QUI.

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