TUTTO INIZIÒ CON LEI

Questa è la moto che ha dato il via a “GpMucci” nei primi anni 2000, questo articolo è del 2014, re-impaginato nel 2024 in occasione del rifacimento del sito web.

Comprai questa Africa Twin RD03 tutta segnata.

Era messa bene di meccanica ma davvero molto usata. La cercavo proprio così perchè non volevo avere timori nell’usarla in fuoristrada. Volevo essere disposto a mollarla giù per una discesa o abbandonarla in un bosco se non fossi riuscito a cavarmela. Sono passati quasi dieci anni e costavano davvero meno di adesso. Come prima cosa le montai uno scarico differente.

Un sabato dopo aver tirato due ginocchiate contro gli spigoli del serbatoio decisi di apportare qualche modifica e la smontai quasi tutta.

Facendo alcune ricerche scoprii che le sovrastrutture della Transalp si potevano adattare abbastanza bene per cui mi buttai.

Volevo qualcosa di più leggero della mia Africa Twin, così comprai una sella ed un serbatoio della Transalp 600, che con mia sorpresa si adattavano alla perfezione!

Quindi la assemblai alla buona giusto per provarla e vedere come andava.

Brutta brutta. Ma efficace.

Iniziai quindi a darmi da fare per finirla come potevo. Erano i primi lavori che facevo per cui mi dovevo inventare tutto. Non è facile, mi rendo conto che quando si inizia tutto è complesso. Finii la sella come potevo e la feci rivestire da Tapezzeria Serra di Bologna, che mi ha fatto quasi tutte le selle da allora in poi e un mio amico mi verniciò il serbatoio.

Era nata la Bianchina, prima versione.

La moto andava davvero bene, c’erano parti che non mi convincevano.

La forcella non era male, sicuramente robusta, ma di qualità economica, ed il paracoppa che era troppo grosso rispetto alle effettive dimensioni del motore era orrendo.

E poi avevo i radiatori esposti, quindi iniziai a fare esperimenti ulteriori e ad affinare le mi capacità costruttive.

Ed ecco la versione 2 della Bianchina.

Con questa versione mi ci divertii parecchio, non avevo timore di distruggere i radiatori e la moto andava che era una bellezza. Montai anche una sella lunga.

A me snella così piaceva un sacco, era agile, leggera e divertente.

Ma si sa. Non era definitiva, quindi iniziai a pensare ad una carena Rally che adattai alla moto in versione magra.

Prima carena, faretti blue eyes. Moto divertente.

Mai contento e visto che mi volevano comprare tutti i pezzi della moto li cedetti e rifeci tutto da capo, con alluminio più robusto e spesso ed una nuova carena.

Un’estate la feci cicciona per un paio di viaggi, poi la rimisi magra.

La moto corse in varie configurazioni e con diversi piloti ed era davvero bella e divertente da guidare. Vive ancora e l’estate del 2014 si è sciroppata 6000km di fuoristrada in Islanda.

Il peso della moto nella versione finale si attestava sui 178 kg, contro i 220 di quando la ritirai e si guidava che era un piacere.

Qui ci sono un paio di video in bassa definizione della Bianchina in azione, risalenti a quasi 20 anni fa.